venerdì 5 dicembre 2008

Air Bag ...


Il freddo avvolgente copre le mie mani, i brividi percuotono la mia pelle, la musica pervade la mia anima, sono questi i sintomi di una sotterranea tristezza. Attimi così mi è capitati già di viverli, allora come ora, a più di dieci anni di distanza provo le medesime emozioni. Appaio malamente sospeso, un poco ignaro, indeciso e perciò arrabbiato. Tutto come allora, tale e quale.

E' triste pensare "the show must go on" e vivere come se tutto sia normale. Assuefazione. Questa è assuefazione, è un prendere atto della situazione e andare avanti quasi senza accorgersi. E' uno scrollarsi le spalle, cercare una vanamente risposta e poi concludere con un desolantissimo "io che ci posso fare?!". Desolante, si desolante! Essere lontani è crudele, è crudele vedere negato quel contatto visivo che molto più di mille parole spese comunica.

Rifuggo nei ricordi allora, dove sò che sicuramente non troverò che rassicuranti sorrisi. Quanti ricordi, quante sorrisi mi riuscivi a strappare con quella tua voglia di scherzare sempre, un eterno giovanotto con una vigorosa verve! Quella tua voglia di scherzare, sempre a prendermi in giro e a farmi arrabbiare, sempre a tediarmi "...ero di Rocchetta io...", e tutti a consolarmi, a dire lui scherza, quando ti dice queste cose devi rispondergli in questo modo, e partivano i consigli. Quella volta sulla mietitrebbiatrice, rossa in quei campi dorati della Puglia, sembra strano come ancora vivo quel ricordo nei miei occhi quanto mi sembrava di essere al comando di un'astronave. Le estati passate a casa tua con, con i miei cugini, che mi portavano in giro a mò dì mascotte.

Non è bello saperti sofferente.
Non è bello affatto pensare l'impensabile.
Che bastarda è la vita...







lunedì 22 settembre 2008

Estemporanee pulsioni...


Era li da un sacco di tempo e continuavo a tenerlo benchè la sua funzione fosse da tempo ormai terminata. Era li quasi solo a testimonianza di un ricordo ormai lontano.

Più sinceramente, probabilmente trascinava con se oltre che un "semplice" ricordo, anche una sorta di speranza. E' sempre l'ultima a soccombere quella.

Accadono così certe cose, sono istantanee accelerazioni
che portano verso una qualche forma di cambiamento.
Cose da poco che però significano tanto.

Via gli ultimi ricordi...

domenica 7 settembre 2008

La vita...

La vita è un " da consumarsi preferibilmente entro ..."

Lo spunto stasera me lo ha dato Battista, da tutti chiamato Giovanni ( il cui vero nome è Giovanni Battista...). Io lo chiamo Battista perchè alcuni dei suoi migliori amici (quelli che lo conoscono da sempre per intenderci...) lo chiamano così, e poichè loro me l'han presentato...
Alcuni Battista ( o Giovanni ...che dir si voglia...) lo chiamano "Sballone". Usa lo stesso "nickname" anche come appellativo della sua messaggeria...

Niente, volevo solo dire che a dispetto del suo "nickname" Sballone non dice davvero nulla di sballato. Forse, fino a quando della tua vita puoi decidere...

mercoledì 27 agosto 2008

il solito strano risveglio...

Quello del ventisette agosto è il solito strano risveglio che già sai, già conosci, che ti un pò ti spiazza ma poi infondo ti fa sentire meglio. Ogni anno è sempre la stessa storia, una sorta di deja-vù al quale mai ci si abituama che si conosce assai bene: il paese si svuota e questo è il segno tangibile cheanche questa estate di vacanze a breve sarà solo un ricordo. E' solo un attimo di tristezza ma c'è anche dell'altro, una sorta di senso di sollievo...

"Un giorno apriremo una porta ad entrata tu bianca e fatata sarai la mia luce..."


Sollievo, scrivevo SOLLIEVO...
Puoi fare tutte le vacanze che vuoi, puoi scalare montagne a mani nude, nuotare per chilometri, volare appeso ad un aquilone, attraversare deserti ma poi infondo se non hai un sogno in cui credere, un sogno da poter pure condividere il tutto ha un'accezione più "blanda"... La sensazione di conoscere il domani in queste condizioni schiaccia al suolo ed immobilizza, rallenta il movimento delle libere e gradevoli emozioni. Qualcosa s'inceppa. Il futuro appartiene a chi ha il coraggio di credere nella grandezza propri sogni, probabilmente è vero.

"Starlight, I will be chasing your starlight until the end of my life..." Avercelo, avercelo!

Non mi si pigli troppo sul serio, non è grossa vena malinconica è solo un "fare il punto" di certe situazioni. E' stata tutt'altro che noiosa questa estate e finirò probabilmente per rivalutarla come si deve, quando il grande freddo torinese verrà a trovarci fin sotto le coperte di quel letto sciancato. Un mucchio di amici "di" Torino qui nel mio paesiello e la cosa mi fa molto più piacere di quello che si potrebbe evincere con l'ausilio del solo senso della vista. Altre persone m'han emozionato e destabilizzato ...qui, è superfluo pure ribadirlo, il senso della vista gioca un ruolo molto diverso: dà origine a quel concerto silenzioso, basso e batteria... Altre ancora mi ha fatto piacere semplicemente conoscerle e mi hanno incuriosito davvero tanto. No, non è stata una estate "banale", m'è piaciuta ed ora che è finita rimane solo quella sorta di sollievo...

Sollievo...

lunedì 11 agosto 2008

Da quanto è che non ci vediamo?

A certe cose non ci si fa mai l'abitudine. Impossibile. Tu puoi dirti straconvinto che possa essere governabile l'interiore situazione dei "temporali" emozionali, il risultato è sempre lo stesso: corri il rischio di pigliare una mastodontica cantonata. Scemo, manco Superman ci riusciva! Conviene abbandonare ogni preconcetto, e lasciare che tutto accada, semplicemente.Saluto un'amica, che vuoi che sia?! Ormai è un'amica, lo è sempre stata d'altronde...

Ahimè ai tempi non ebbi mai il coraggio di "dichiararmi", troppo sfigato quel guaglioncello,innamorato e perso in maniera non matura ma certamente "speciale" (per me è per forzadi cose speciale... data la difficoltà che riscontro ad avere "good vibrations"....).Era bellissima, tanto da silenziarmi e ammutolirmi. Rimanevo "in silenzio" parlando a più non posso, sparando fesserie, buttandola in simpatia per paura di dire quello che pensavo, davvero. Gli anni passarono ma tutto era sempre così uguale... alla sua visione corrispondeva all'inizio di un concerto, basso e batteria (soprattutto batteria...)...

Il tempo passò non tanto lesto, ma passò. Arrivarono altre situazioni altri sballottamenti, mai totalmente capiti, belli si, ma mai fino in fondo compresi. Lei però era sempre li, in volo nello spazio dei ricordi delle belle cose, pensate, sentite ma sempre taciute. Un giorno sufficientemente (??) lontano le raccontai quello che per me aveva significato, stentai a farmi credere benchè dissi tutta la verità niente altro che la verità ( ... ). Una cosa che un uomo non dovrebbe mai fare è dire di avere compreso una donna...

Saluto un'amica, che vuoi che sia?!
Li dove mi aspettavo di trovarla non la vedo, me ne torno così al posto da cui ero venuto, ma durante il tragitto la vedo, lei pure, mi guarda spalanca un bel sorriso e si avvicina a me e sempre con quel suo fare elegante e tranquillo mi saluta. Stiamo pochissimo tempo, non so per quale dannata ragione avessi fretta, però stiamo pochissimo. Fa strano, dico lei mi fa uno strano effetto anche se mò e tutto diverso.
Più tardi torno a trovarla per parlare un pò con lei, dannazione quanto cacchio è bella! Che guardassi il mare ricamato dal vento a mò di merletto o suoi occhi il rischio che mi sembrava di correre era lo stesso: affogare. Perfetto!

Io parlo parlo parlo parlo parlo parlo... e parlo, e poi parlo, parlo ancora,
non sarò più il guaglioncello di undici anni fa ma parlo allo stesso modo e per lo stesso motivo! Parlo e mentre parlo interrompendomi mi chiedi: "...da quanto tempo è che non ci vediamo...?", e poi aggiungi "oh, scusami, continua non ti volevo interrompere, pensavo...", con quell'aria indecifrabile e quasi criptica. Sei proprio chiusa come un'ostrica... non lasci trasparire granchè!
Bello rivederti...

domenica 3 agosto 2008

C'è stato un tempo in cui...

Si respirava amore prima e malinconia poi.
Mica poca, assai, era assai... ...veramente tanta.
Troppa?! Già, era troppa? E chi lo sa...

No, questo non lo so, e comunque non ha importanza.
Adesso, c'è uno strano grigiore; il sole che pure c'è,
irragia ma non tutto scalda.

Se prima la "speranza" magari la intravedevi, mò niente,
manco quella, non ve n'è, inutile cercare più all'interno...

Ho "Zone Alarm" attivato, "Avast" attivato, il "Norton" attivato.
Già, mi sento proprio al riparo mò!
Se da "Alcatraz" non si usciva, qua non si entra, non c'è verso... (*)





* [Avevo ZoneAlarm, Avast e Norton pure sul mio portatile,
ma mi sono beccato lo stesso virus dopo ben cinque differenti
re-installazioni di Windows in soli tre giorni. Vatte a fidà... ]

lunedì 28 luglio 2008

correre appresso ad un pallone...


Correvano appresso ad un pallone e lo facevano in modo quasi sempre ordinato. Indossavano tutti le maglie dei loro idoli e alcuni si muovevano con tale scaltrezza da far immaginare per loro un grande futuro da interpreti di quel gioco favoloso che è il calcio.

I bambini hanno poteri magici talvolta, riescono a farti percepire il lato romantico delle cose. Li vedi correre dietro una palla, dare tutto quello che hanno per fare goal, con una spontanea naturalezza che negli adulti è ormai aliena. Fanno commuovere, e dico sul serio! Tutto quello che conta è fare goal, o meglio divertirsi.

L'altro giorno si, mi sono commosso...

lunedì 14 luglio 2008

Mare...


Non vedo che sia l'ora del "rito della valigia",
per potermene poi stare in santa pace per un pò...

Stare tranquillo e rilassato in città mi risulta
sempre quasi una utopia poichè comunque è un attimo:
ti volti e pensi che c'è quella roba da fare
anche se magari hai la nausea...

Alle volte credo che il posto giusto per me
non esista manco sulle mappe di Poincaré.

lunedì 23 giugno 2008

No!


Nel momento in cui io scrivo milioni di dita premeranno milioni di tasti in modo particolare in due "penisole", che comporranno più o meno uno stesso pensiero ( non due, uno ma opposto ) circa la partita di stasera, Spagna - Italia ...

Sui giornali domani metteranno in croce Toni, poi Donadoni, de Rossi, di Natale e compagnia bella. Solito gusto della fustigazione tutto italiano. Dall'altra parte celebreranno le "furie rosse" in modo barocco, come solitamente si usa fare da quelle parti...

I rigori sono una lotteria, è così che va... ha vinto la Spagna, meritava non meritava, ha poco senso. Ha vinto, quindi giusto così. Pace. Io sto una "chiavica" stasera, mi verrebbe da piangere come un bambino. Mi sono sfogato scrivendo qualche sms a persone che immaginavo nelle mie stesse situazioni mentre ero a fare un giro "depressurizzante" giù in parco...

Ho sorriso pensando alle palle non messe dentro da Toni poi però mi sono stretto le "mie" ed ho detto, massì che me ne fotte, "almeno queste stanno ancora qua, belle integre ed operose...". Potrà sembrarvi esagerato ma è così davvero...

sabato 21 giugno 2008

è solo il secondo...



Giorni fa mentre ero intento a radermi,
noto in controluce qualcosa di strano: un capello bianco.

E' il mio secondo capello bianco,
l'altro ce l'ho nel punto opposto a questo sempre sulla testa,
sulla sinistra (questo è a destra) dall'età di 18 anni circa...

Ecco, metaforicamente questo capello bianco
per me è una "candelina". La 28esima...

domenica 15 giugno 2008

La "tranquillità" è dietro l'angolo, corri...


E' stato un bel pomeriggio di festa venuto fuori quasi dal nulla, quasi inaspettato. La musica è una bella compagna, ti chiede solo di ballare mentre lei nell'aria si diffonde, dunque se ti lasci andare o meglio, se ti "arrendi", se ti "costituisci" tutto filerà per il meglio.Così è stato, gente sorridente, atmosfere distese...

Fattasi l'ora della 'rentrée', un pò stanchi ma parecchio contenti di come sia andata... Come al solito continuo a sparare cazzate a ciclo continuo, alternando al dialetto l'italiano, quando d'un tratto nel bel mezzo di una battuta ( e di una curva ) una lancia dedra ci sorpassa con manovra tipica da 'tunel' a Montecarlo ( eravamo giusto in un sottopasso ), attimo di silenzio in auto e poi qualche parolaccia, finisce là...

Poco secondi dopo rivediamo quella dedra con una sirena spiegata e capiamo dunque il perchè del sorpasso in stile formula uno, eran poliziotti. Giuseppe decide di seguire quell'auto mentre l'assordante grunge dei Dinosaur J. sovrasta le nostre voci dando al tutto
un'atmosfera di imprevedibilità. Siamo sulla strada e vediamo alcune volanti della 'stradale' parcheggiate a mò di posto di blocco per metà su di un marciapiede. Abbassiamo il volume dello stereo al minimo, incontriamo una, poi due, poi tre volanti, nessuna delle quali alza il "lecca lecca" per fermarci...

D'un tratto sentiamo delle urla, "fermi, polizia!", il tono è deciso. E' dietro l'angolo, nella direzione opposta al nostro senso di marcia, ci voltiamo tutti a vedere dietro noi cosa stava accadendo qualcuno non s'era arreso o non aveva voglia alcuna di costituirvisi. Scorgiamo però solo dei passanti là in fondo alla strada alquanto spaventati cercare riparo e guardare appunto dietro l'angolo, decidiamo perciò di fermare l'auto e vedere anche noi cosa stia accadendo...

E' strana la sensazione, la paura fa novanta ma l'adrenalina è già a trecento. Pochi metri e vedo sbucare un poliziotto davanti a me, giusto un attimo prima di girare l'angolo, qualcosa stava complicandosi ancor più, l'uomo in divisa cercava riparo dietro l'alfa 156. Sequenze brevissime di attimi, pensieri che si rincorrono veloci, "pam pam pam", tre colpi di arma da fuoco colpiscono l'alfa dietro cui l'uomo cercava riparo. Ho avuto come l'impressione di vederli sbucare dall'angolo quei proiettili prima che s'aprissero varchi nella carrozzeria. Dall'angolo però sbuca davvero un uomo armato, e ci vuol poco a capire chi fosse! Faccio dietro-front e comincio a correre più veloce di Carl il figlio del vento...

Dietro di me ancora uno sparo, sicchè un urlo di dolore, ma non mi volto, corro, corro più forte e lontano che posso, cercando di ripararmi e zigzagare dietro le automobili. Sento in lontananza sirene impazzite e sgommate di auto, ma in quegli attimi riuscivo a pensaresolo ad una cosa, correre... ...correre, correre...!

Sento al petto come un blocco, un peso, sono senza più forze, ma al sicuro, nel mio letto. Era solo l'ennesimo sogno...

martedì 27 maggio 2008

La descrizione di un attimo...


Cercai per otto mesi il momento giusto,
dovevo invetarmi qualcosa, dovevo conoscerla
ma finì la scuola e nulla accadde.

Un giorno d'estate mi sembrò di vederla al mare,
mi avvicinai, ci guardammo negli occhi,
fù un attimo e mi innamorai.

Non era lei, ma fu amore...

giovedì 22 maggio 2008

il piano imperfetto...


Doveva essere un gioco da ragazzi ma qualcosa è andato storto. La nostra copertura di semplici "habituè" di quella palestra pareva essere affidabile, quantomeno credibile ma evidentemente ci sbagliavamo. Dannazione!

Il lavoro delle spie non è mai stato facile ma certamente non corrispondono a verità quelle vite inventate al cinema dove spie sono artefici di mirabolanti azioni, pericolosissime e così piene di adrenalina. Le spie quelle vere sono tutt'altra cosa, svolgono i loro compiti nell'assoluto silenzio, senza dare nell'occhio.

Non so come sia finita ma è successo tutto in modo indicibilmente rapido. Usciti dalla palestra io, Marco e Paola ci siamo infilati in macchina, una "bravo" bianca, pioveva tantissimo e perciò abbiamo pensato che fosse meglio sbrigarsi per evitare il gran traffico che in questi casi si crea. Giunti nel sottopasso, come da piano, Paola spegne i fari dell'auto accosta nella piazzola, a quel punto come previsto siamo nella completà oscurità. Tutto liscio come l'olio.

Arrivata la Rolls Royce col nostro quarto uomo ( Dario ) alla guida e la finta regina siamo passati alle seconda parte del piano, nulla di funambolico: la "finta regina" doveva essere nel luogo prestabilito nell'esatta ora prestabilita ( altri verosimilmente avrebbero provveduto a "prelevare" e custodire in un luogo sicuro la vera regina ). Durante il tragitto però qualcosa va storto, non so dirvi esattamente cosa sia successo ho solo pezzi di ricordi strani e confusi...

Ricordo che una Rolls uguale alla nostra con due motociclette di scorta. La vista della Rolls mi ha da subito messo addosso uno stato evidente di agitazione, ho immediatamente pensato che qualcosa fosse andato storto, sembrava un lavoro tipico da contro-spionaggio, avevo paura che la vera regina fosse su quella Rolls Royce. Questa sequela di pensieri, riflesso di mie paure, sono come un esatto presagio, la vera regina era là: all'improvviso qualcuno o qualcosa sperona una delle due moto di scorta che a sua volta piomba violentemente sull'auto della vera regina quando sono dritti davanti a noi, Dario alla guida sbanda per evitare lo scontro frontale, la nostra auto si mette di traverso. Ero finito tra i sedili, dopo aver preso una botta sulla testa.

Non ricordo bene di li in poi cosa sia successo, ho solo pensato a portare a casa la mia pelle correndo tra le auto mezze ferme in tangenziale, saltato ed ognuno doveva badare a se! Mentre correvo qualcuno ha cominciato a sparare, volavano pallottole da tutte le parti, ho visto quel motociclista ferito e sanguinante sparare all'impazzata, credevo fosse giunto il anche mio momento, ma qualcuno l'ha fatto secco un attimo prima che lui facesse secco me!


Non so quanta gente sia rimasta ferita o peggio ancora abbia perso la vita, non mi sono più voltato ed ho badato solo a raggiungere il luogo segreto.

...si, era ancora un sogno...

venerdì 16 maggio 2008

il notebook...


Che ve lo dico a fare, capitano tutte a me, sentite questa...
Lascio li sul tavolo il mio notebook, scendo in strada e far due passi e poco dopo tutta sorridente com'è negli ultimi tempi incontro Silvia che subito mi travolge con la sua allegria (eh, vorrei vedere di 'sti tempi cammina sulle nuvole...!).Giusto il tempo di far due chiacchiere e vediamo arrivare Carmelo, tra me e me penso quanto piccolo sia il mondo talvolta! Carmelo oggi ha la luna storta, non so come ma lo percepisco.Non appena cominciamo a chiacchierare tutti e tre mi ritrovo come chiuso fuori, l'allegria di Silvia contrapposta all'apatia di Carmelo danno origine ad una accesa discussione. In quell'attimo ricordo di avere lasciato il computer sul tavolo acceso, quindi senza nemmeno avvertirli non trovo meglio da fare che andar a spegnerlo.

Rimango di sasso, il notebook è scomparso.
Dieci minuti, dieci fottutissimi minuti tanto è bastato a qualche balordo per fregarmi il computer! Se non è "culo" questo!? Mentre sono li ancora immobile ed incredulo, sento degli strani rumori provenire dall'alto, sono dei passi, qualcuno sta camminando sui tetti...
Immediatamente penso che possano essere i ladri, mi arrampico su per la ringhiera, lestamente poi mi aggrappo alla grondaia quindi di slancio mi ritrovo sui tetti. Eccoli, sono in due, arrabbiatissimo intimo loro di fermarsi, uno di loro mi risponde in un italiano molto incerto ( ...sono stranieri!), dice che non sono dei ladri. Come faceva a sapere che io cercavo dei ladri? Non ho fatto parola... Eppoi che ci facevano sui tetti? La mia reazione è felina e rabbiosa assieme, spalanco gli occhi, la luce blu del mio orologio indica che sono le 04:16.

Che cazzo di sogno...


I sogni si sa, sono un collage fatto con pezzi di ricordi. Il computer era sul tavolo del mio paesino in Puglia, ma io uscito di casa mi sono trovato nelle vie di una città come Catania che è in Sicilia. I tetti sono quelli della mia vecchia casa sui quali mi piaceva andare, la ringhiera era quella del balcone della stessa casa che spesso scavalcavo. La tv ci mette del suo e inconsciamente frega anche me che mi dico non troppo influenzabile...

giovedì 15 maggio 2008

Bellissima...


E' il solito mattino "quasi-artificiale", non riesco ancora ad abituarmi alla mia "nuova" casa benchè mi ci trovi stupendamente.

Mi avvicino alla finestra distendendomi un poco, meraviglioso è lo spettacolo della natura che ogni giornoda qui posso vedere, le bianche nuvole che sembrano mescolarsi all'azzurro oceano, assieme si abbracciano le immense distese di grattacieli immersi nel verde, sembra vedersi il riflesso del sole sulle bellissime superfici vetrate dei palazzi...

E' un posto meraviglioso, di un bello "sconfinato"... Si, si è così che appare, visto da qui. Ho una casa bellissima ed un lavoro che ancora definisco stupendo però con tutta franchezza di casa mia sento sempre la nostalgia...

Trent'anni qua mi sembran già troppi. Voglio tornare a casa. Voglio andare via dalla Luna...

venerdì 2 maggio 2008

detta con sincerità...


Credo proprio che avesse ragione lei nel dire quelle cose. Benchè io appaia alle volte abbastanza distaccato e lontano da tutto, quelle cose non suonavano affatto sbagliate, di qui quell'attimo, quel pizzico di inquietudine che ti fa esclamare a pensieri "no, non è possibile!".

Probabilmente però è così e non eran affatto sbagliate quelle cose dette. Vedete, voltarsi indietro e vedere una strada lunghissima e vuota dietro di se, non per forza è rassicurante. Meglio, lo è rassicurante, ma se poco poco ci si ferma, e si osserva bene, si ha l'impressione di avere l'occhio bionico di "Oscar"...

Se poco poco ti ci sforzi, là infondo dove pareva non scorgersi nulla, rischi di vedere ancora qualcosa...

giovedì 24 aprile 2008

le ore piccole...


Questione di un niente ed il ricordo si fa largo
nella mia mente, ingordo, impertinente...

Non è più tempo ormai,
non soffia più quel vento sai?!
Non sono più nel tempio, vai...

Ci sono cosa che cambiano,
altre sembra non cambino mai. Sembra.



...ho ripreso la routine di sempre, non c'è niente che cambierei...

lunedì 21 aprile 2008

il "giornaletto"...

...



C'è una età in cui la curiosità per l'altro sesso diviene particolarmente preponderante.
Era spiazzante per noi ragazzini, era come esplorare un nuovo mondo, era proprio come un viaggio alla scoperta di qualcosa.
Quel pomeriggio eravamo dalle parti del "cavalluccio", dove c'era quello che sembrava un vecchio forno...

A giro senza meta come al solito, spintici un pò più in là dopo aver riempito qualche palloncino a mò dì gavettone al fontanino che è sulla via della "portella", non sapendo a chi tirarli ( ...mica si può scherzare con quello... ) abbiam finito per lanciarli sul muro di una casa ...tanto con 'sto caldo..!Abbiam pensato quindi di entrare in questa casa con la porta sfondata, sembra un vecchio forno. Tra della vecchia legna scorgo un giornalino, ci sono le "femmine nude" non faccio in tempo a prenderlo tra le mani che l'inseparabile compagno di avventure s'avvicina... Oggi siamo proprio fortunati, sai che bello vedere mò?! ...usciamo alla luce a vedere...

Quel giornalino ingiallito faceva la nostra felicità, decidemmo di sederci sulle delle scale poco distanti. Era pieno pomeriggio e col caldo che faceva eramo solo noi in giro quindi potevamo star tranquilli...

E' uno spettacolo, è strano e spiazzante ma bello vedere quello che i grandi combinano... La prima cosa che mi viene da pensare è che vorrei essere al posto loro che possono stare con queste donne bellissime, tutte bellissime, dico tutte... Guardiamo queste foto e facciamo commenti, ridiamo ed invidiamo i fortunati li ritratti, quando tutto ad un tratto ci sentiamo chiamare con un accento pesantemete torinese... Oh, cacchio le due sorelle di Torino, istantaneamente gettiamo il giornalino lontano da noi, strappando le due pagine che stavamo vedendo ( ...ah, l'avidità...! ). Mettiamo in tasca lestamente e ci dirigiamo verso di loro, ci sediamo un pò più in là e dopo aver scambiato due chiacchiere con loro... una maledetta paginetta scivola dalla tasca... E' un attimo, la maggiore delle sorelle la vede ed esclama "minchià oh, ma questa è una figa!"... Non so dove mettere la faccia, guardo il compare e lui finge di non saper nulla, che faccia di bronzo! E' evidente che ci hanno beccato oramai, figuraccia...

Qualche tempo fa qui in città. non troppo distante da dove abito adesso, vidi la maggiore delle due sorelle, totalmente cambiata ( ...diamine pensare che ci piaceva pure da piccoli... ) con prole. Non mi ha riconosciuto, io si però... ed ho ripensato a quel giorno! Fu una delle figuracce più indimenticabili...





domenica 20 aprile 2008

Il "cavalluccio"...

Vista da qui, quegli attimi di vita sembrano di una spensieratezza assoluta e di una bellezza imbarazzante. A sera andavamo infondo alla strada che portava alla "portella", ci fermavamo al nostro punto di ritrovo: "il cavalluccio"

Siamo armati di pallone "super santos" un pò sgonfio e con disegni inesistenti, ormai consumati. Facciamo quel gioco che ci aveva insegnato mio cugino grande, "il calcio tennis". Non c'è verso, sei il solito "zellone" ed un punto non è un punto se prima non lo marco due volte. Siam sul più bello, ci fan "sgomberare", 'sta macchina sportiva con l'alettone targata (MI) si parcheggia giusto nel posto in cui noi stavamo giocando. Celica, c'è scritto così dietro il portellone posteriore, è della Toyota... dò un'occhiata al finestrino e noto che il contachilometri, è strano. Non c'è scritto Km/h ma MpH ed inoltre andava solo a 160... e c'ha pure l'alettone, bah!

"il cavalluccio" era il nostro ritrovo, ma diventava pure il nostro porto franco. Insomma fino a che non era ora di cena ce ne stavamo li ad aspettare, inventandoci giochi...

E' una serata calda, ma il sole è calato e di conseguenza il venticello che qualche ora prima ti carezzava,la pelle dandoti sollievo ora è quasi fastidioso. Se stai ancora in pantaloncini e canottiera è normale... Mentre parliamo, arriva una macchina che si parcheggia proprio sulla piccola terrazza-ingresso, della grande casa che sta vicino il "cavalluccio". Una signora, là infondo dalla strada si va avanti tutta sorridente raggiungendo la macchina dalla quale esce pure una bellissima ragazzina con i capelli lunghi e scuri (noi assistiamo spettatori), la signora è sua nonna ( l'ho capito sentendo suo padre dire, in accento romano, saluta la nonna...). La signora con i capelli bianchi è proprio contenta, tanto che ci presenta sua nipote, che un pò timida ci saluta senza darci troppa attenzione. Stavolta è peggio delle altre volte, questa ragazzina conosce pure il francese...!

Avevamo appena conosciuto la ragazza più bella, la "turista" più bella.
Qualche tempo dopo sarebbero cominciate le "processioni", di ragazzini sotto casa di sua nonna...

sabato 19 aprile 2008

La cotta...

...

L'estate, giù al paesino era un periodo così bello e spensierato al punto che avresti voluto essere sempre la fuori, in strada a goderti quel paese che popolandosi non sembrava nemmeno più il tuo.


Il pomeriggio è afosissimo, siam seduti sulle scale della chiesa madre e ci gustiamo il "magnum",con quel "finissimo cioccolato al latte", poco prima acquistato al ristorante sotto il castello. E' ancora troppo presto in giro non vediamo coetanei (quelli di città, quelli che venivan giù in vacanza...), fa caldissimo ma noi non siam mai stati abituati alla pennichella pomeridiana...
In giro c'è solo quel ragazzo di Milano con il "si" Piaggio, che trasporta le bombole del gas liquido,( oh, è milanese si, ma parla un dialetto quasi perfetto...).

Ce ne stavamo li su quelle scale, di solito fino a che un'idea, un nuovo gioco non ci venisse in mente, oppure gli amichetti riuscivano ad ottenere il loro "via libera" dalle loro nonne (faceva assai caldo, premura...).

Devo dire, che il magnum è proprio buono, il caldo poi scioglie il cioccolato che unito alla crema di gelato, finisce per rapire ogni tuo senso, si, fai l'amore con il sapore chiudendo gli occhi. Li riapri nel bel mezzo dell'atto amoroso col gusto: è quel ragazzo di milano che ci chiama ( ...che ci sfotte come al solito, facendoci ogni sorta di sciogli lingua... ), è in compagnia di una ragazzina, sua cugina. Oddio è bellissima.
Guardo quei suoi occhi, la sua acconciatura così sbarazzina dei suoi capelli bruni, mentre suo cugino scherzava con il mio inseparabile compagno di avventure... Prende la parola, ei e comincia a parlare in un accento milanese spiccatissimo, continua il "lavoro" di suo cugino, dialetticamente stiamo a zero noi, rimaniamo colpiti e pure stavolta ci sentiamo un pò cretini...


Diamine! Divenne immediatamente la mia prima cotta, ma non credo lo abbia mai capito...

mercoledì 9 aprile 2008

Aveva i capelli ricci...


Aveva i capelli ricci, era il mio vicino di casa assieme ad un'altra ragazza. Quel soggetto dai capelli ricci però è stato il compagno di mille avventure, quello complice con cui hai condiviso le situazioni più strane, quelle che ti segnano, che lasciano un segno. Profondo. Eravamo i ragazzini "padroni" della zona, c'eravamo solo noi. Incontrastati.

Ciclicamente mi ritrovo a voltarmi indietro, a guardare al passato...


E mi sembra di sentire sulla pelle lo stesso calore di quei bellissimi luglio pieni di sole, col venticello caldo che ti scompiglia i capelli mentre gusti la succosissima pesca noce che finisce per sporcare le tue mani, mani che poi, già sai, pulirai sul bel pantaloncino blu marine che una premurosa donna aveva sin li abbinato con le nike bianche e blu classiche... Non ti frega nulla di nulla, sei spensierato, continui a chiamare quello li con i capelli ricci, stringendo 'sta pesca, tra un boccone e l'altro, ma lui tarda. Lui tarda e non scende, ancora e ancora, anche se sua sorella affacciatasi t'ha appena detto " mò ascenn..."

Scrutando, tra i ricordi d'infanzia eravamo sempre la, nel nostro "territorio"...

E' la solita partita a pallone "uno contro uno", nelle prime ore del pomeriggio, in mezzo a 'sta via che in estate si popola di nuovi abitanti, dai mille accenti diversi. Facciamo un gran casino, anche perchè tu sei solito trovare mille scuse per ogni mio gol fatto, la trovi sempre qualcosa che non va! E mentre giochiamo, o meglio, (..discutiamo animatamente come da prassi...), c'è una bellissima ragazzina con occhi azzurri che s'affaccia, e ci sorprende dal portone della casa di sua nonna porgendoci delle caramelle che accettiamo. Ha una lucentissima chioma bionda, ha una parlantina fluente e molto più bella di quella che può risultare la nostra. Siamo impacciati e stupiti...


...

lunedì 7 aprile 2008

il "rombo sveglia"...


Dove abito io mi capita spesso di svegliarmi al suon d'un potente motore. Alle inflazionate Porsche non faccio più caso, benchè la sinfonia sia sempre stupenda, mi pare vada troppo ingentilendosi, non so se si tratti di sola suggestione ma quest'è...

Sentire il rombo di un motore Ferrari il più delle volte ti fa venire la pelle d'oca. Forse anche qui c'entra la suggestione, i sogni fatti da bambino, il mito Ferrari e quant'altro, però, stamattina, l'inconfondibile rombo dell'otto cilindri turbo della mitica F-40 che mi ha svegliato, mi ha lasciato davvero felice, non so perchè, ma è così.
Credetemi, mi son svegliato con quel rombo sicchè son rimasto in dormiveglia ed ad ogni colpo di gas, ad ogni rombo, nella mia testa dicevo "si vai, ancora!"...

sabato 29 marzo 2008

La casa buia...


C'era gran divertimento ieri nel centro,
in quella buia casa nessuno era contro,
è bello sentire il sorriso di dentro...

C'era gran serenità ieri nell'aria,
caldo anche qua dove spesso v'è solo boria,
si proprio qui dove puoi udir, "raga che storia!"...!

E già sò che tra mille giorni ancora,
vedrò tutto ciò diverso da ora,
ci vuol del tempo e la malinconia colora...

giovedì 6 marzo 2008

Moltitudine...


Molta gente a cui tu dedichi attenzione,
non merita affatto di stare in quel girone...
Molta della gente a cui tu dedichi attenzione,
in realtà è come se fosse fuori solo per cauzione...
Molta della gente a cui tu dedichi attenzione,
altro non fa che cogliere al volo l'ennesima occasione...


Non c'è regola alcuna che tenga
quando sei alle prese con una mente che s'inonda,
di pensieri che vengon giù a mò di valanga,
e puoi contarci qualcuno di quelli prima o poi sfonda...


Ora che mi trovo bello disteso,
tutto mi sento fuorchè che indifeso...
Ora che non sono tutto giulivo,
scopro un senso di rancore tardivo...
Ora che non voglio affatto vendetta,
sò che alla fine giustizia è già fatta...

La Rocca...

Ci mancava solo Carlo Marx,
per discussioni accese al max,
cita passati anteriori al Dux...

Sapere del passato,
è un modo non vivere ingessato,
di retorica però non voglio essere stressato...

Via la falce e poi il martello,
il simbolo val poco se piove e non hai ombrello,
sogno di essere libero libero come un uccello...

Rocchetta bella, paese finito,
rocca millenaria con destino segnato,
sono parole che spesso ho già sentito...

Per me quella Rocca è come un'aorta,
fintato che pulsa è li che sogno di viver gioie d'ogni sorta,
li sarà spero, l'ultima mia candelina sulla torta...

(da discussione tra paesani, immigrati e non)

lunedì 3 marzo 2008

Elucubrazioni...



Non possono che essere "elucubrazioni" queste, l'atto di scrivere
a luce soffusa nel cuore della notte, per definizione lo sono...!

Periodo strano questo, neutro ma non grigio, c'è fervore modulato e sentimenti remoti.
E' strano, è quasi come se mi fossi dotato del più massiccio dei vaccini, capace di inibire ogni aspettativa ed al contempo donarmi la necessaria sfrontatezza!

A furia di vaffanculo son finito in "ghiacciaia", le delusioni pesano meno, le convinzioni nei proprio mezzi come parafulmine... ..."se vuoi puoi", ADESSO non è solo un modo per farsi coraggio. E' una strana pace.

E' bello sentirsi di nuovo al centro del rettangolo, in posizione libera.
Passatemi la palla, non preoccupatevi, qualcosa me la inventerò...

martedì 19 febbraio 2008

Un brivido...


Sensazioni che sembravi aver dimenticato,
riaffiorano al petto con un tocco fatato...

Quel suo sorriso così contagioso,
disarma anche l'animo più bellicoso...

E' naturale, è così come appare,
forse è per questo che ti lasci rapire...

Un pò dura ma sempre sincera,
ritrovi diamanti come in miniera...

Tutto, in un brivido...

Piett' tonna...


La povra piett'tonna
com vajie tonna tonna...

ahi, la piett tonna
chi t' l'ha fatta fan?!

piett tonna r' tata
conta lu fatt com'è stat...

ahi, la piett tonna
chi t' l'ha fatta fan?!

hann fatt 'na quatriglia
com'è la mamma accussì è la figlia...

ahi, la piett tonna
chi t' l'ha fatta fan?!

p' la via fundana r'ua
hann fatt 'nu figliul...

ahi, la piett tonna
chi t' l'ha fatta fan?!

p' inda la r'stoccia
piett' tonna av pigliat la occia...

ahi, la piett tonna
chi t' l'ha fatta fan?!

piett' tonna e piett' lisc'
fann l'amor cà non s' capisc'...

ahi, la piett tonna
chi t' l'ha fatta fan?!

p' inda la mzzàna
scia facenn li cacciaman...

ahi, la piett tonna
chi t' l'ha fatta fan?!

la povra piett' tonna
ea rumasta pur prena...

ahi, la piett tonna
chi t' l'ha fatta fan?!

chi t' l'ha fatta fan?!
chi t' l'ha fatta fan?!
chi t' l'ha fatta fan?!


(canzone popolare paesana)

giovedì 7 febbraio 2008

il quadrifoglio...


Perchè mai non dovrei?
A me va di dirlo e di gridarlo qui vi è
qualcosa che s'insinua com'un tarlo...

Perchè mai non dovrei?
Nasce e cresce dentro me,
la forza di andare sulla strada che c'è...

Si guarda allo specchio con ritrovato orgoglio,
s'era smarrito, era solo un imbroglio,
stringe adesso, quel quadrifoglio...

venerdì 1 febbraio 2008

umori amari...


Quasi quasi son li li per dir, l'ho detto,
quasi quasi vomito e lo metto per iscritto...

Mi trattengo però,
a che servirebbe?
Quel che direi a mio discapito sarebbe,
restare in silenzio è meglio perciò...

Sai?! Sono un tiratore scelto,
con le parole metto divelto...

La sensazione di esser deriso
fa nascere in me il sentimento inviso,
perdonerete la tautologia,
son solo stanco, ennesima bugia...

Meglio che taccia,
non sarò certo io a perder la faccia...

mercoledì 30 gennaio 2008

in antitesi...

Nell'antitetico grigio tepore
sembrava scomparire quel sentimento d'amore (?) ...

Mi sbagliavo, o non so,
libertà però non è quel che ho...

Fingo solo ancora, di andare lontano,
se po nel buio cerco quella mano...

E' questo eterno andare e venire,
che scuote 'st'anima che non accenna a perire...

sabato 26 gennaio 2008

un rigo...


Tutto quello che vorrei sta in un rigo. (Già sai...)

giovedì 10 gennaio 2008

Dannate foto digitali...


Diamine! Credo che se non mi conoscessi già pagherei qualcuno che possa presentarmi me stesso. Perchè io ora che ci penso uno così non l'ho mai conosciuto. E' proprio vero che siam tutti insitamente fatti di un qualcosa di unico e non ripetibile.

Ora che son qua e rivedo me stesso, un giovane uomo indomito cercare risposte con domande mal poste, mi viene da sorridere. Mi faccio proprio tanta tenerezza. Continuavo a percorre in modo ostinato quel sentiero sbagliato, infischiandomene di rischi e pericoli, badando solo alla legge cuore. Diamine,eppure se sforzandomi vado più in la, vedo un ragazzo che professava la teoria del "corazon y cabeza"...! Dannati ragazzi!

Risfoglio queste pagine virtuali fatte di vecchie foto digitali; questi nuovi aggeggi sono cosi semplici e belli da usare, ma anche così pazzescamente asettici che alle volte verrebbe voglia di scaraventare tutto dalla finestra.
Ricordo ancora, tanti anni fa, quando tra le mani prendevo quelle lettere...
là dove fiumi di inchiostro disegnavano splendide e armoniche parole su nuda carta, ed il profumo al contempo inebriava i miei sensi e stritolava il mio cuore! Ah diamine, sembra ieri invece è una vita...

Tocco la mia barba ormai lunga mentre sfoglio e guardo queste vecchie foto, devo ammettere che il "digitale", conserva dannatamente bene 'ste maledette foto! Sembran scattate l'altro ieri, è incredibile quanto fossero belli quei giorni. Sfoglio 'ste foto e tocco la mia barba ormai bianca su questa sedia a dondolo che fa molto nonno in pantofole nonostante "combatta" bene contro gli anni sul groppone.

Sorrido, guardo Antonio e Martina, i miei due nipoti poco più in la giocare assieme, è proprio bello essere nonno e poterseli godere...



mercoledì 9 gennaio 2008

Semplice...


Emozioni, forse son proprio quelle che mancano. Grigiore assoluto.
Mi pare di essere tornato indietro di due anni, quando sempre
qui mi definivo come "prigioniero".

Qualche giorno fa qualcuno molto cordialmente mi ha detto,
"beato te Antò che sei sempre a ridere, sei sempre gioviale".
Il fatto che io sorrida ahimè, significa ben poco!

Così è. Senza voler drammatizzare situazioni che dopotutto,
con tutto quel che c'è nel mondo, drammatiche veramente non
sono, beh, posso dire di non sentirmi sereno.

Mi sembra di essere tornato indietro, ma c'è una grossa differenza
rispetto ad allora. Qualcosa che il tempo non riesce proprio a
sbiadire. No, non ancora.


Questa è la dimensione dell'assurdo.