mercoledì 25 novembre 2009

Sugno stonato

Non avevo mai visto Casteddu prima di stanotte, potevo mai immaginare di percorrer quelle rotte!?
Partito in aereo con logo meridiana, a fianco a me una ragazza che pareva indiana, in un attimo sento l'assistente che dice, vi ringraziamo per aver sceltodi volare e bla bla bla, solite cose, se non l'hai capito Cagliari siamo già qua!

Bell'eliporto, sono sorpreso, di un elicottero la scaletta che ho appena sceso. Bell 205 dai colori sgargianti, non eran più fisse ma ali rotanti. Grigi colori del cielo fanno poco scenario da tiggì, men che meno quel che vedo pare Verissimo. Ciò è in contrasto con il posto e la situazione, ai piedi orrende ciabatte blu ed il solito borsone!

Nella città che nel frattempo sembra esser Torino, affidandomi agli stessi sensi di studio d'un otorino
noto una bella figliola appena scesa dal suo motorino. Cambio percorso seguo la tipa in un posto un pò losco, mi fingo cliente ordino da bere e faccio un sorso. Là dentro mi spunta Nino e ancora una volta sono sorpreso, ero convinto fosse in curva a vedere il Torino. Facciamo due chiacchiere quattro risate, cose da uomini, ma pare che tutto questo alla squinzia non piaccia, in tempi minimi di lei non v'è traccia.

Anche se tardi voglio provarci a far capoeira stasera voglio proprio andarci. E' già notte e perso in un posto di cui nulla o poco conosco, finisco ancora una volta per trovarmi disperso. Uscito di là alle tre del mattino, quasi arrivato a destinazione mi accorgo pure d'aver scordato il borsone. Cerco il numero sul telefonino ma non avevo il contatto di Nino. Questo si che è un bel casino! Nel tentativo disperato ed inutile provo a percorrere la via al contrario, un occhio alla strada un altro all'orario, tra me ed il giusto ricordo, comunque sempre troppo divario.

Sono stanco e pure arrabbiato, manco è più notte ma giorno inoltrato. Ancora una volta pioggia dal cielo, cammino scalzo con indosso un piumone non so nemmeno la mia destinazione, vago chiedendomi cos'altro mi aspetta ma quando alzo la testa vedo Eleonora esclamo tra me e me, era ora! Un momento ma lei che ci fa qua, se siamo a Rocchetta?! Non ho risposta nemmeno imperfetta! Fitta la pioggia con in cielo sole, vedo un amico che mi saluta, trench e cappello, ciao sono Gianvito. Non lo avevo riconosciuto! Non ho più nemmeno stupore, aveva tutta l'aria di esser Giuseppe, quello li che sta a Roma ed è anche un pò attore.

Corro a casa, di una doccia ho bisogno
Vorrei aver visto la mia faccia, l'ennesimo sogno!


sabato 21 novembre 2009

Sabatoventuno (penso ai fatti miei)


"˙˙˙ɐıʌ ǝɹɐpuɐ ɐıɔɔɐɟ ıɯ ǝɥɔ ǝuozuɐɔ ɐun oɔɹǝɔ ıǝıɯ ıʇʇɐɟ ıɐ ǝɯǝısuı opuɐuıɯɯɐɔ˙˙˙"

In sottosopra come Giorgio Bocca.
Dalla bocca talvolta fuoriescono suoni che s'agganciano ai pensieri che prima circolavano. Talvolta. Questa è una è si una strada storta, combinazione lineare di mente contorta. Ma và là... Travolta di sabato sulla pista ci sta(va), H1n1 febbre nel giorno 21?

No.

Virus ben più inquietanti dei pur tanti mali e processi di catarsi da terminarsi. Brenda alla tv non c'è più, 90210 di via Gradoli. Why?! Alli guai, se ne sai... Italia da scappa scappa al numero vattelo acchiappa o qui ti si inchiappetta. Politica corrotta mentre giù nelle strade lacrime e sangue solo per gente poveretta.

Oh!

Costumi scostumati, coca a chili, fili interconnessi in un paese senza più processi, manco quelli per nulla eccelsi fatti per i fessi in catalessi di fronte alla tv. Una volta era lunedì e c'era Biscardi, oggi sabato e siamo al Bacardi... breeeezee, freddo sulla pelle e sinapsi in sciopero. Mò però c'avete rotto il ...cazz Yo!



"˙˙˙ùıd opǝʌ ǝl uou ıod ˙oɹʇuoɔuı ıɯɹıuǝʌ ouɐɹqɯǝs ǝɥɔ ıuıƃɐɯɯı˙˙˙"

mercoledì 4 novembre 2009

Su di un razzo


Leggevo la poesia di uno che racconta
del suo passato da monello a due ruote.

Inevitabilmente mi sono ritrovato a pensare ai miei di tempi,
quelli in cui la strada prediletta era la scalinata della chiesa madre
del mio piccolo paese.

Avevo una bici così massiccia da sembrare un motorino.
Quattro ammortizzatori, cerchi in lega, freni a tamburo,
cambio a tre marce d'ispirazione automobilistica nello stile,
sella massiccia e comoda.

Ricordo bene quanto pesasse la mia "Rocket", specie in salita!

In quei giorni d'estate facevo quella scalinata giù in discesa,
come fossi davvero su di un razzo.
Come su di un razzo dritto e senza freni bensì accelerando giù
in discesa verso la piazza fino al primo incrocio.

Ricordo ancora il suono che produceva la tassellatura
degli spessi pneumatici sulla strada mista.
La "musica" si alternava via via più velocemente all'aumentare
delle pedalate.

E che sgommate laggiù poi!

sabato 31 ottobre 2009

Accenti


Oh si si come no, subito, altrochè!
Che ci vuole, esci in strada et voilà,
le jeux sont fait.
Invece, altolà. Chi va là?!

Fermo o sparo.
Marò... e chi si muove mò!

Pareva facile.
Non lo è più, lo sai pure tu.

I like this...

Uhm!



Rischi zero. Balle.
Verità o finzione?
Dannazione!
Già in corpo farfalle!

Pensiero stupendo.
Maledizione.

Diva-gando.

Brina



Sensi fisici di scomodo nella stanza.
Notte quasi insonne, brividi di freddo, tosse graffiante. Nausea.
Flash abbaglianti, effimere occasioni, grossolani errori, sospetti.

E' solo un'altra estate passata, solo una tacca in più. Solamente.
Nulla di eclatante da registrare, eccezion fatta per la solita mole di
delusioni e movimenti sbagliati sulla scacchiera della vita.

Ora che i riflettori vanno via via spegnendosi, in sequenza,
si riescono a vedere meglio quella serie di nefandezze.
Piacerebbe si fosse più ritmati, ma così non è, non ancora.

We are waiting, ma per ora questo è quanto...

Fast-idi-lliaco!



Venghino signori venghino è qui la festa. Ah si?!
Luce lunare riflessa sulla lattina ancora bagnata, di li a poco iperidrosi alcooliche.
Flash che abbagliano e scagliano pensieri, osservazioni, oh no! Ancora un sorso và ...
In gara fuorigiri, picchi di esuberanza, sorpassi azzardati e curve ingestibili.
Tutto è lecito in notturna ma zero fastest lap.

Sorrisi divertimento ed una certa dose di fastidio per quel qualcosa che già sai,
non torna mai. Shake questo pensiero con quello, ancora retrogusti amari.
Non sono più un bambino.

Emozioni.



Sono come nascoste nell'aria, alle volte sferrano fendenti apparentemente indolori.
Sono come un soffio di vento che arriva e ti pervade avvolgendoti e scopigliandoti i capelli.
Solo dei fastidi, alle volte. Fanculo!

Ci pensavo stamattina sai?
Mentre ero sul letto, appena svegliatomi attingevo al patrimonio dissestato dei miei pensieri belli,
niente da fare, tempi lontani ormai. Fulgide illusioni pure quelle, ne è la prova. (Super)novae.

Stupidi flussi elettrici.

La notte.



La notte intesa come quel momento in cui pensieri e riflessioni sono più luminosi. Come stelle nel cielo.
Aldiquà della bassa marea di cose sensate al chiaro di luna, prevedibilmente sorrisi spasmodici.
Illusorie verità e non congeniali apparenze, distorsioni ritmiche e pulsazioni nervose. Silenzio.

Luci nel cielo, stelle inchiodate. Dov'è lo spettacolo?
Pensieri superstiti per stelle decadenti o decadute. Perchè?
Ingestibili emozioni, confusionarie decisioni, liberatorie situazioni. Reset.

Press any key to continue ...

giovedì 28 maggio 2009

Lo scarabeo ...


Il bello assolo di chitarra è qualcosa di piacevole da ascoltare. I cento metri sotto il muro dei dieci secondi son gesta splendide da osservare. Il disegnatore virtuoso all'opera è un momento creativo che da vertigine. La partenza dello Space Shuttle è il sogno di ogni bambino. Il trapezista equilibrato nelle sue evoluzioni è paura che avvicina ed affascina. Le parole giuste nel momento e nel luogo giusto sono vestite a poesia. Il gioco dello scarabeo ...

Tutte cose che non so fare o a cui non ho assistito.
Tutte cose che ANCORA non so fare o a cui non ho assistito.
Life's short, maybe, forse no...

C'è del bello in giro, un pò più in là. Inaspettatamente.

mercoledì 6 maggio 2009

Hey, dai!


Dove sei? 
Cosa diavolo stai aspettando ancora?
Hey, spicciati sono qua! 

Cerco di pensare a come sarà, ci provo sai? 
Tutte le volte che lo faccio giungo a conclusioni diverse, 
tutte sinceramente "preziose".

Il tutto si sgretola, 
si polverizza e svanisce nell'attimo di un pensiero,
quindi rinasce con nuove forme e nuovi colori...

domenica 4 gennaio 2009

Avventuriamoci assieme...


Se davvero ci tenete a venire con me non dovete assolutamente deludere. Ho detto!E' una selezione dura questa perché poche sono le cose che indiscutibilmente mi piacciono. Ero diffidente ma ho comunque pensato di dare una chance, qualcosa già di principio non mi convinceva. Non avrebbe dovuto in nessun modo deludermi, anzi al contrario doveva mostrare il meglio sè. Appariva calzante, complice delle mie azioni, dei miei movimenti. Aveva qualcosa di vissuto che non faceva che convincermi sempre più a decidere per il si.


Certo quella lampo in luogo dei bottoni ( ...molto più belli e comodi i bottoni ) non mi convince del tutto, però il resto si. Levi's 505, non deludetemi perchè sarete i miei compagni di avventura, nonchè diario indossabile...

[comunque nulla rimane meglio dei 501 old style ...e credo quindi che andrò in giro per bancarelle vintage! ]

venerdì 5 dicembre 2008

Air Bag ...


Il freddo avvolgente copre le mie mani, i brividi percuotono la mia pelle, la musica pervade la mia anima, sono questi i sintomi di una sotterranea tristezza. Attimi così mi è capitati già di viverli, allora come ora, a più di dieci anni di distanza provo le medesime emozioni. Appaio malamente sospeso, un poco ignaro, indeciso e perciò arrabbiato. Tutto come allora, tale e quale.

E' triste pensare "the show must go on" e vivere come se tutto sia normale. Assuefazione. Questa è assuefazione, è un prendere atto della situazione e andare avanti quasi senza accorgersi. E' uno scrollarsi le spalle, cercare una vanamente risposta e poi concludere con un desolantissimo "io che ci posso fare?!". Desolante, si desolante! Essere lontani è crudele, è crudele vedere negato quel contatto visivo che molto più di mille parole spese comunica.

Rifuggo nei ricordi allora, dove sò che sicuramente non troverò che rassicuranti sorrisi. Quanti ricordi, quante sorrisi mi riuscivi a strappare con quella tua voglia di scherzare sempre, un eterno giovanotto con una vigorosa verve! Quella tua voglia di scherzare, sempre a prendermi in giro e a farmi arrabbiare, sempre a tediarmi "...ero di Rocchetta io...", e tutti a consolarmi, a dire lui scherza, quando ti dice queste cose devi rispondergli in questo modo, e partivano i consigli. Quella volta sulla mietitrebbiatrice, rossa in quei campi dorati della Puglia, sembra strano come ancora vivo quel ricordo nei miei occhi quanto mi sembrava di essere al comando di un'astronave. Le estati passate a casa tua con, con i miei cugini, che mi portavano in giro a mò dì mascotte.

Non è bello saperti sofferente.
Non è bello affatto pensare l'impensabile.
Che bastarda è la vita...







lunedì 22 settembre 2008

Estemporanee pulsioni...


Era li da un sacco di tempo e continuavo a tenerlo benchè la sua funzione fosse da tempo ormai terminata. Era li quasi solo a testimonianza di un ricordo ormai lontano.

Più sinceramente, probabilmente trascinava con se oltre che un "semplice" ricordo, anche una sorta di speranza. E' sempre l'ultima a soccombere quella.

Accadono così certe cose, sono istantanee accelerazioni
che portano verso una qualche forma di cambiamento.
Cose da poco che però significano tanto.

Via gli ultimi ricordi...

domenica 7 settembre 2008

La vita...

La vita è un " da consumarsi preferibilmente entro ..."

Lo spunto stasera me lo ha dato Battista, da tutti chiamato Giovanni ( il cui vero nome è Giovanni Battista...). Io lo chiamo Battista perchè alcuni dei suoi migliori amici (quelli che lo conoscono da sempre per intenderci...) lo chiamano così, e poichè loro me l'han presentato...
Alcuni Battista ( o Giovanni ...che dir si voglia...) lo chiamano "Sballone". Usa lo stesso "nickname" anche come appellativo della sua messaggeria...

Niente, volevo solo dire che a dispetto del suo "nickname" Sballone non dice davvero nulla di sballato. Forse, fino a quando della tua vita puoi decidere...