sabato 31 ottobre 2009

Accenti


Oh si si come no, subito, altrochè!
Che ci vuole, esci in strada et voilà,
le jeux sont fait.
Invece, altolà. Chi va là?!

Fermo o sparo.
Marò... e chi si muove mò!

Pareva facile.
Non lo è più, lo sai pure tu.

I like this...

Uhm!



Rischi zero. Balle.
Verità o finzione?
Dannazione!
Già in corpo farfalle!

Pensiero stupendo.
Maledizione.

Diva-gando.

Brina



Sensi fisici di scomodo nella stanza.
Notte quasi insonne, brividi di freddo, tosse graffiante. Nausea.
Flash abbaglianti, effimere occasioni, grossolani errori, sospetti.

E' solo un'altra estate passata, solo una tacca in più. Solamente.
Nulla di eclatante da registrare, eccezion fatta per la solita mole di
delusioni e movimenti sbagliati sulla scacchiera della vita.

Ora che i riflettori vanno via via spegnendosi, in sequenza,
si riescono a vedere meglio quella serie di nefandezze.
Piacerebbe si fosse più ritmati, ma così non è, non ancora.

We are waiting, ma per ora questo è quanto...

Fast-idi-lliaco!



Venghino signori venghino è qui la festa. Ah si?!
Luce lunare riflessa sulla lattina ancora bagnata, di li a poco iperidrosi alcooliche.
Flash che abbagliano e scagliano pensieri, osservazioni, oh no! Ancora un sorso và ...
In gara fuorigiri, picchi di esuberanza, sorpassi azzardati e curve ingestibili.
Tutto è lecito in notturna ma zero fastest lap.

Sorrisi divertimento ed una certa dose di fastidio per quel qualcosa che già sai,
non torna mai. Shake questo pensiero con quello, ancora retrogusti amari.
Non sono più un bambino.

Emozioni.



Sono come nascoste nell'aria, alle volte sferrano fendenti apparentemente indolori.
Sono come un soffio di vento che arriva e ti pervade avvolgendoti e scopigliandoti i capelli.
Solo dei fastidi, alle volte. Fanculo!

Ci pensavo stamattina sai?
Mentre ero sul letto, appena svegliatomi attingevo al patrimonio dissestato dei miei pensieri belli,
niente da fare, tempi lontani ormai. Fulgide illusioni pure quelle, ne è la prova. (Super)novae.

Stupidi flussi elettrici.

La notte.



La notte intesa come quel momento in cui pensieri e riflessioni sono più luminosi. Come stelle nel cielo.
Aldiquà della bassa marea di cose sensate al chiaro di luna, prevedibilmente sorrisi spasmodici.
Illusorie verità e non congeniali apparenze, distorsioni ritmiche e pulsazioni nervose. Silenzio.

Luci nel cielo, stelle inchiodate. Dov'è lo spettacolo?
Pensieri superstiti per stelle decadenti o decadute. Perchè?
Ingestibili emozioni, confusionarie decisioni, liberatorie situazioni. Reset.

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