lunedì 23 giugno 2008

No!


Nel momento in cui io scrivo milioni di dita premeranno milioni di tasti in modo particolare in due "penisole", che comporranno più o meno uno stesso pensiero ( non due, uno ma opposto ) circa la partita di stasera, Spagna - Italia ...

Sui giornali domani metteranno in croce Toni, poi Donadoni, de Rossi, di Natale e compagnia bella. Solito gusto della fustigazione tutto italiano. Dall'altra parte celebreranno le "furie rosse" in modo barocco, come solitamente si usa fare da quelle parti...

I rigori sono una lotteria, è così che va... ha vinto la Spagna, meritava non meritava, ha poco senso. Ha vinto, quindi giusto così. Pace. Io sto una "chiavica" stasera, mi verrebbe da piangere come un bambino. Mi sono sfogato scrivendo qualche sms a persone che immaginavo nelle mie stesse situazioni mentre ero a fare un giro "depressurizzante" giù in parco...

Ho sorriso pensando alle palle non messe dentro da Toni poi però mi sono stretto le "mie" ed ho detto, massì che me ne fotte, "almeno queste stanno ancora qua, belle integre ed operose...". Potrà sembrarvi esagerato ma è così davvero...

sabato 21 giugno 2008

è solo il secondo...



Giorni fa mentre ero intento a radermi,
noto in controluce qualcosa di strano: un capello bianco.

E' il mio secondo capello bianco,
l'altro ce l'ho nel punto opposto a questo sempre sulla testa,
sulla sinistra (questo è a destra) dall'età di 18 anni circa...

Ecco, metaforicamente questo capello bianco
per me è una "candelina". La 28esima...

domenica 15 giugno 2008

La "tranquillità" è dietro l'angolo, corri...


E' stato un bel pomeriggio di festa venuto fuori quasi dal nulla, quasi inaspettato. La musica è una bella compagna, ti chiede solo di ballare mentre lei nell'aria si diffonde, dunque se ti lasci andare o meglio, se ti "arrendi", se ti "costituisci" tutto filerà per il meglio.Così è stato, gente sorridente, atmosfere distese...

Fattasi l'ora della 'rentrée', un pò stanchi ma parecchio contenti di come sia andata... Come al solito continuo a sparare cazzate a ciclo continuo, alternando al dialetto l'italiano, quando d'un tratto nel bel mezzo di una battuta ( e di una curva ) una lancia dedra ci sorpassa con manovra tipica da 'tunel' a Montecarlo ( eravamo giusto in un sottopasso ), attimo di silenzio in auto e poi qualche parolaccia, finisce là...

Poco secondi dopo rivediamo quella dedra con una sirena spiegata e capiamo dunque il perchè del sorpasso in stile formula uno, eran poliziotti. Giuseppe decide di seguire quell'auto mentre l'assordante grunge dei Dinosaur J. sovrasta le nostre voci dando al tutto
un'atmosfera di imprevedibilità. Siamo sulla strada e vediamo alcune volanti della 'stradale' parcheggiate a mò di posto di blocco per metà su di un marciapiede. Abbassiamo il volume dello stereo al minimo, incontriamo una, poi due, poi tre volanti, nessuna delle quali alza il "lecca lecca" per fermarci...

D'un tratto sentiamo delle urla, "fermi, polizia!", il tono è deciso. E' dietro l'angolo, nella direzione opposta al nostro senso di marcia, ci voltiamo tutti a vedere dietro noi cosa stava accadendo qualcuno non s'era arreso o non aveva voglia alcuna di costituirvisi. Scorgiamo però solo dei passanti là in fondo alla strada alquanto spaventati cercare riparo e guardare appunto dietro l'angolo, decidiamo perciò di fermare l'auto e vedere anche noi cosa stia accadendo...

E' strana la sensazione, la paura fa novanta ma l'adrenalina è già a trecento. Pochi metri e vedo sbucare un poliziotto davanti a me, giusto un attimo prima di girare l'angolo, qualcosa stava complicandosi ancor più, l'uomo in divisa cercava riparo dietro l'alfa 156. Sequenze brevissime di attimi, pensieri che si rincorrono veloci, "pam pam pam", tre colpi di arma da fuoco colpiscono l'alfa dietro cui l'uomo cercava riparo. Ho avuto come l'impressione di vederli sbucare dall'angolo quei proiettili prima che s'aprissero varchi nella carrozzeria. Dall'angolo però sbuca davvero un uomo armato, e ci vuol poco a capire chi fosse! Faccio dietro-front e comincio a correre più veloce di Carl il figlio del vento...

Dietro di me ancora uno sparo, sicchè un urlo di dolore, ma non mi volto, corro, corro più forte e lontano che posso, cercando di ripararmi e zigzagare dietro le automobili. Sento in lontananza sirene impazzite e sgommate di auto, ma in quegli attimi riuscivo a pensaresolo ad una cosa, correre... ...correre, correre...!

Sento al petto come un blocco, un peso, sono senza più forze, ma al sicuro, nel mio letto. Era solo l'ennesimo sogno...