mercoledì 27 agosto 2008

il solito strano risveglio...

Quello del ventisette agosto è il solito strano risveglio che già sai, già conosci, che ti un pò ti spiazza ma poi infondo ti fa sentire meglio. Ogni anno è sempre la stessa storia, una sorta di deja-vù al quale mai ci si abituama che si conosce assai bene: il paese si svuota e questo è il segno tangibile cheanche questa estate di vacanze a breve sarà solo un ricordo. E' solo un attimo di tristezza ma c'è anche dell'altro, una sorta di senso di sollievo...

"Un giorno apriremo una porta ad entrata tu bianca e fatata sarai la mia luce..."


Sollievo, scrivevo SOLLIEVO...
Puoi fare tutte le vacanze che vuoi, puoi scalare montagne a mani nude, nuotare per chilometri, volare appeso ad un aquilone, attraversare deserti ma poi infondo se non hai un sogno in cui credere, un sogno da poter pure condividere il tutto ha un'accezione più "blanda"... La sensazione di conoscere il domani in queste condizioni schiaccia al suolo ed immobilizza, rallenta il movimento delle libere e gradevoli emozioni. Qualcosa s'inceppa. Il futuro appartiene a chi ha il coraggio di credere nella grandezza propri sogni, probabilmente è vero.

"Starlight, I will be chasing your starlight until the end of my life..." Avercelo, avercelo!

Non mi si pigli troppo sul serio, non è grossa vena malinconica è solo un "fare il punto" di certe situazioni. E' stata tutt'altro che noiosa questa estate e finirò probabilmente per rivalutarla come si deve, quando il grande freddo torinese verrà a trovarci fin sotto le coperte di quel letto sciancato. Un mucchio di amici "di" Torino qui nel mio paesiello e la cosa mi fa molto più piacere di quello che si potrebbe evincere con l'ausilio del solo senso della vista. Altre persone m'han emozionato e destabilizzato ...qui, è superfluo pure ribadirlo, il senso della vista gioca un ruolo molto diverso: dà origine a quel concerto silenzioso, basso e batteria... Altre ancora mi ha fatto piacere semplicemente conoscerle e mi hanno incuriosito davvero tanto. No, non è stata una estate "banale", m'è piaciuta ed ora che è finita rimane solo quella sorta di sollievo...

Sollievo...

lunedì 11 agosto 2008

Da quanto è che non ci vediamo?

A certe cose non ci si fa mai l'abitudine. Impossibile. Tu puoi dirti straconvinto che possa essere governabile l'interiore situazione dei "temporali" emozionali, il risultato è sempre lo stesso: corri il rischio di pigliare una mastodontica cantonata. Scemo, manco Superman ci riusciva! Conviene abbandonare ogni preconcetto, e lasciare che tutto accada, semplicemente.Saluto un'amica, che vuoi che sia?! Ormai è un'amica, lo è sempre stata d'altronde...

Ahimè ai tempi non ebbi mai il coraggio di "dichiararmi", troppo sfigato quel guaglioncello,innamorato e perso in maniera non matura ma certamente "speciale" (per me è per forzadi cose speciale... data la difficoltà che riscontro ad avere "good vibrations"....).Era bellissima, tanto da silenziarmi e ammutolirmi. Rimanevo "in silenzio" parlando a più non posso, sparando fesserie, buttandola in simpatia per paura di dire quello che pensavo, davvero. Gli anni passarono ma tutto era sempre così uguale... alla sua visione corrispondeva all'inizio di un concerto, basso e batteria (soprattutto batteria...)...

Il tempo passò non tanto lesto, ma passò. Arrivarono altre situazioni altri sballottamenti, mai totalmente capiti, belli si, ma mai fino in fondo compresi. Lei però era sempre li, in volo nello spazio dei ricordi delle belle cose, pensate, sentite ma sempre taciute. Un giorno sufficientemente (??) lontano le raccontai quello che per me aveva significato, stentai a farmi credere benchè dissi tutta la verità niente altro che la verità ( ... ). Una cosa che un uomo non dovrebbe mai fare è dire di avere compreso una donna...

Saluto un'amica, che vuoi che sia?!
Li dove mi aspettavo di trovarla non la vedo, me ne torno così al posto da cui ero venuto, ma durante il tragitto la vedo, lei pure, mi guarda spalanca un bel sorriso e si avvicina a me e sempre con quel suo fare elegante e tranquillo mi saluta. Stiamo pochissimo tempo, non so per quale dannata ragione avessi fretta, però stiamo pochissimo. Fa strano, dico lei mi fa uno strano effetto anche se mò e tutto diverso.
Più tardi torno a trovarla per parlare un pò con lei, dannazione quanto cacchio è bella! Che guardassi il mare ricamato dal vento a mò di merletto o suoi occhi il rischio che mi sembrava di correre era lo stesso: affogare. Perfetto!

Io parlo parlo parlo parlo parlo parlo... e parlo, e poi parlo, parlo ancora,
non sarò più il guaglioncello di undici anni fa ma parlo allo stesso modo e per lo stesso motivo! Parlo e mentre parlo interrompendomi mi chiedi: "...da quanto tempo è che non ci vediamo...?", e poi aggiungi "oh, scusami, continua non ti volevo interrompere, pensavo...", con quell'aria indecifrabile e quasi criptica. Sei proprio chiusa come un'ostrica... non lasci trasparire granchè!
Bello rivederti...

domenica 3 agosto 2008

C'è stato un tempo in cui...

Si respirava amore prima e malinconia poi.
Mica poca, assai, era assai... ...veramente tanta.
Troppa?! Già, era troppa? E chi lo sa...

No, questo non lo so, e comunque non ha importanza.
Adesso, c'è uno strano grigiore; il sole che pure c'è,
irragia ma non tutto scalda.

Se prima la "speranza" magari la intravedevi, mò niente,
manco quella, non ve n'è, inutile cercare più all'interno...

Ho "Zone Alarm" attivato, "Avast" attivato, il "Norton" attivato.
Già, mi sento proprio al riparo mò!
Se da "Alcatraz" non si usciva, qua non si entra, non c'è verso... (*)





* [Avevo ZoneAlarm, Avast e Norton pure sul mio portatile,
ma mi sono beccato lo stesso virus dopo ben cinque differenti
re-installazioni di Windows in soli tre giorni. Vatte a fidà... ]