martedì 27 maggio 2008

La descrizione di un attimo...


Cercai per otto mesi il momento giusto,
dovevo invetarmi qualcosa, dovevo conoscerla
ma finì la scuola e nulla accadde.

Un giorno d'estate mi sembrò di vederla al mare,
mi avvicinai, ci guardammo negli occhi,
fù un attimo e mi innamorai.

Non era lei, ma fu amore...

giovedì 22 maggio 2008

il piano imperfetto...


Doveva essere un gioco da ragazzi ma qualcosa è andato storto. La nostra copertura di semplici "habituè" di quella palestra pareva essere affidabile, quantomeno credibile ma evidentemente ci sbagliavamo. Dannazione!

Il lavoro delle spie non è mai stato facile ma certamente non corrispondono a verità quelle vite inventate al cinema dove spie sono artefici di mirabolanti azioni, pericolosissime e così piene di adrenalina. Le spie quelle vere sono tutt'altra cosa, svolgono i loro compiti nell'assoluto silenzio, senza dare nell'occhio.

Non so come sia finita ma è successo tutto in modo indicibilmente rapido. Usciti dalla palestra io, Marco e Paola ci siamo infilati in macchina, una "bravo" bianca, pioveva tantissimo e perciò abbiamo pensato che fosse meglio sbrigarsi per evitare il gran traffico che in questi casi si crea. Giunti nel sottopasso, come da piano, Paola spegne i fari dell'auto accosta nella piazzola, a quel punto come previsto siamo nella completà oscurità. Tutto liscio come l'olio.

Arrivata la Rolls Royce col nostro quarto uomo ( Dario ) alla guida e la finta regina siamo passati alle seconda parte del piano, nulla di funambolico: la "finta regina" doveva essere nel luogo prestabilito nell'esatta ora prestabilita ( altri verosimilmente avrebbero provveduto a "prelevare" e custodire in un luogo sicuro la vera regina ). Durante il tragitto però qualcosa va storto, non so dirvi esattamente cosa sia successo ho solo pezzi di ricordi strani e confusi...

Ricordo che una Rolls uguale alla nostra con due motociclette di scorta. La vista della Rolls mi ha da subito messo addosso uno stato evidente di agitazione, ho immediatamente pensato che qualcosa fosse andato storto, sembrava un lavoro tipico da contro-spionaggio, avevo paura che la vera regina fosse su quella Rolls Royce. Questa sequela di pensieri, riflesso di mie paure, sono come un esatto presagio, la vera regina era là: all'improvviso qualcuno o qualcosa sperona una delle due moto di scorta che a sua volta piomba violentemente sull'auto della vera regina quando sono dritti davanti a noi, Dario alla guida sbanda per evitare lo scontro frontale, la nostra auto si mette di traverso. Ero finito tra i sedili, dopo aver preso una botta sulla testa.

Non ricordo bene di li in poi cosa sia successo, ho solo pensato a portare a casa la mia pelle correndo tra le auto mezze ferme in tangenziale, saltato ed ognuno doveva badare a se! Mentre correvo qualcuno ha cominciato a sparare, volavano pallottole da tutte le parti, ho visto quel motociclista ferito e sanguinante sparare all'impazzata, credevo fosse giunto il anche mio momento, ma qualcuno l'ha fatto secco un attimo prima che lui facesse secco me!


Non so quanta gente sia rimasta ferita o peggio ancora abbia perso la vita, non mi sono più voltato ed ho badato solo a raggiungere il luogo segreto.

...si, era ancora un sogno...

venerdì 16 maggio 2008

il notebook...


Che ve lo dico a fare, capitano tutte a me, sentite questa...
Lascio li sul tavolo il mio notebook, scendo in strada e far due passi e poco dopo tutta sorridente com'è negli ultimi tempi incontro Silvia che subito mi travolge con la sua allegria (eh, vorrei vedere di 'sti tempi cammina sulle nuvole...!).Giusto il tempo di far due chiacchiere e vediamo arrivare Carmelo, tra me e me penso quanto piccolo sia il mondo talvolta! Carmelo oggi ha la luna storta, non so come ma lo percepisco.Non appena cominciamo a chiacchierare tutti e tre mi ritrovo come chiuso fuori, l'allegria di Silvia contrapposta all'apatia di Carmelo danno origine ad una accesa discussione. In quell'attimo ricordo di avere lasciato il computer sul tavolo acceso, quindi senza nemmeno avvertirli non trovo meglio da fare che andar a spegnerlo.

Rimango di sasso, il notebook è scomparso.
Dieci minuti, dieci fottutissimi minuti tanto è bastato a qualche balordo per fregarmi il computer! Se non è "culo" questo!? Mentre sono li ancora immobile ed incredulo, sento degli strani rumori provenire dall'alto, sono dei passi, qualcuno sta camminando sui tetti...
Immediatamente penso che possano essere i ladri, mi arrampico su per la ringhiera, lestamente poi mi aggrappo alla grondaia quindi di slancio mi ritrovo sui tetti. Eccoli, sono in due, arrabbiatissimo intimo loro di fermarsi, uno di loro mi risponde in un italiano molto incerto ( ...sono stranieri!), dice che non sono dei ladri. Come faceva a sapere che io cercavo dei ladri? Non ho fatto parola... Eppoi che ci facevano sui tetti? La mia reazione è felina e rabbiosa assieme, spalanco gli occhi, la luce blu del mio orologio indica che sono le 04:16.

Che cazzo di sogno...


I sogni si sa, sono un collage fatto con pezzi di ricordi. Il computer era sul tavolo del mio paesino in Puglia, ma io uscito di casa mi sono trovato nelle vie di una città come Catania che è in Sicilia. I tetti sono quelli della mia vecchia casa sui quali mi piaceva andare, la ringhiera era quella del balcone della stessa casa che spesso scavalcavo. La tv ci mette del suo e inconsciamente frega anche me che mi dico non troppo influenzabile...

giovedì 15 maggio 2008

Bellissima...


E' il solito mattino "quasi-artificiale", non riesco ancora ad abituarmi alla mia "nuova" casa benchè mi ci trovi stupendamente.

Mi avvicino alla finestra distendendomi un poco, meraviglioso è lo spettacolo della natura che ogni giornoda qui posso vedere, le bianche nuvole che sembrano mescolarsi all'azzurro oceano, assieme si abbracciano le immense distese di grattacieli immersi nel verde, sembra vedersi il riflesso del sole sulle bellissime superfici vetrate dei palazzi...

E' un posto meraviglioso, di un bello "sconfinato"... Si, si è così che appare, visto da qui. Ho una casa bellissima ed un lavoro che ancora definisco stupendo però con tutta franchezza di casa mia sento sempre la nostalgia...

Trent'anni qua mi sembran già troppi. Voglio tornare a casa. Voglio andare via dalla Luna...

venerdì 2 maggio 2008

detta con sincerità...


Credo proprio che avesse ragione lei nel dire quelle cose. Benchè io appaia alle volte abbastanza distaccato e lontano da tutto, quelle cose non suonavano affatto sbagliate, di qui quell'attimo, quel pizzico di inquietudine che ti fa esclamare a pensieri "no, non è possibile!".

Probabilmente però è così e non eran affatto sbagliate quelle cose dette. Vedete, voltarsi indietro e vedere una strada lunghissima e vuota dietro di se, non per forza è rassicurante. Meglio, lo è rassicurante, ma se poco poco ci si ferma, e si osserva bene, si ha l'impressione di avere l'occhio bionico di "Oscar"...

Se poco poco ti ci sforzi, là infondo dove pareva non scorgersi nulla, rischi di vedere ancora qualcosa...