venerdì 16 maggio 2008

il notebook...


Che ve lo dico a fare, capitano tutte a me, sentite questa...
Lascio li sul tavolo il mio notebook, scendo in strada e far due passi e poco dopo tutta sorridente com'è negli ultimi tempi incontro Silvia che subito mi travolge con la sua allegria (eh, vorrei vedere di 'sti tempi cammina sulle nuvole...!).Giusto il tempo di far due chiacchiere e vediamo arrivare Carmelo, tra me e me penso quanto piccolo sia il mondo talvolta! Carmelo oggi ha la luna storta, non so come ma lo percepisco.Non appena cominciamo a chiacchierare tutti e tre mi ritrovo come chiuso fuori, l'allegria di Silvia contrapposta all'apatia di Carmelo danno origine ad una accesa discussione. In quell'attimo ricordo di avere lasciato il computer sul tavolo acceso, quindi senza nemmeno avvertirli non trovo meglio da fare che andar a spegnerlo.

Rimango di sasso, il notebook è scomparso.
Dieci minuti, dieci fottutissimi minuti tanto è bastato a qualche balordo per fregarmi il computer! Se non è "culo" questo!? Mentre sono li ancora immobile ed incredulo, sento degli strani rumori provenire dall'alto, sono dei passi, qualcuno sta camminando sui tetti...
Immediatamente penso che possano essere i ladri, mi arrampico su per la ringhiera, lestamente poi mi aggrappo alla grondaia quindi di slancio mi ritrovo sui tetti. Eccoli, sono in due, arrabbiatissimo intimo loro di fermarsi, uno di loro mi risponde in un italiano molto incerto ( ...sono stranieri!), dice che non sono dei ladri. Come faceva a sapere che io cercavo dei ladri? Non ho fatto parola... Eppoi che ci facevano sui tetti? La mia reazione è felina e rabbiosa assieme, spalanco gli occhi, la luce blu del mio orologio indica che sono le 04:16.

Che cazzo di sogno...


I sogni si sa, sono un collage fatto con pezzi di ricordi. Il computer era sul tavolo del mio paesino in Puglia, ma io uscito di casa mi sono trovato nelle vie di una città come Catania che è in Sicilia. I tetti sono quelli della mia vecchia casa sui quali mi piaceva andare, la ringhiera era quella del balcone della stessa casa che spesso scavalcavo. La tv ci mette del suo e inconsciamente frega anche me che mi dico non troppo influenzabile...

Nessun commento: