lunedì 8 ottobre 2007

A - Solo

Fa strano ma è bello delle volte starsene in beata solitudine ad osservare tutto quel che v'è ed accade intorno quasi come si fosse un visitatore extraterrestre.
Alle volte mi capita di farlo. Mi capita di saltare in bici, quando la pressione si assomma a quella esistente e si fa tanta, di prendere andare e venire.
Veni, vidi.. ..a giro in bici quasi come Gigi...

E così su quel sellino, con la musica nelle orecchie te ne vai e vedi tutto sotto un'altra luce. La musica pare una specie di "marker" che mette in evidenza determinati aspetti del vivere quotidiano. Si, è una specie d'esame "medico", il paziente è quel che v'è intorno, io il "Doc" e la musica lo strumento di analisi..

Sulle note "classiche", ieri notte andavo spedito verso il centro, godendomi le luci ed i colori della città. Lì, sotto i portici, prima del semaforo ho visto un barbone preparare il suo "letto".
E' rosso tocca aspettare, quale occasione migliore per osservare?
Era tanta la cura con cui quel pover uomo preparava il suo letto, molta l'attenzione che riponeva al particolare.
Ho provato all'istante una immensa forma di rispetto, ed il perchè era quel semplice gesto in quel contesto. ...si fa verde, proseguo...

Domenica sera... piazza Vittorio semivuota, pare quasi di stare al paesiello.
Mi vien voglia di un Kebab, fermo la bici e la lego ad un palo e li sotto i portici ordino "l'arrotolato".
Scelgo di gustarmelo fuori, ad osservare il contrasto delle luci e colori.
Il Po sulla sinistra scorre e tutto intorno imponenti e bellissimi palazzi di fattura ottocentesca fanno da cornice. Vedi quei palazzi e pensi, alla ricchezza che v'è...
Volgi lo sguardo alla strada che attraversa la piazza, osservi quella vecchia automobile sgangherata che l'attraversa poi scorgi il tram 15 e ci vedi un ragazzo con schizzi di calce bianca sulla spalla ed una faccia veramente stanca.
La musica risuona nelle orecchie, gusto quel kebab... passa una Porsche Cayman, una Bmw X5, una Punto primo modello, riguardo i palazzi e penso solo ad una cosa: ai contrasti...

Pensi in quell'attimo che la vita di città sia proprio miserevole...
Ti viene da sorridere, perchè sotto sotto hai pensato che infondo basterebbe cambiare colonna sonora...

Si, forse...

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